Cenae 8
di Anne Vanlatum
Joan Crous è attivo sulla scena artistica del vetro contemporaneo dalla fine degli anni ’80. Appassionato di archeologia, storico dell’arte è, al tempo stesso, artista insegnante e autore di libri sulle tecniche del vetro e della ceramica.
L’artista per esprimersi ha scelto il vetro, materiale che riesce a manipolare e trasformare a suo piacimento, materiale con il quale può fossilizzare gli elementi organici, gli oggetti, le impronte di animali.
Crous può cambiare, creare e dare l’illusione di eternità. Egli sceglie di non trovare la bellezza scintillante del vetro, ma al contrario, cerca l’evidenza del reale, proiettandolo verso il futuro.
Le premier mystère, c’était en 1996 a Venezia, palazzo Ducale, in occasione dell’esposizione Aperto Vetro. Tra le opere di artisti piuttosto conosciuti, spiccava una tavola, in un difficile accordo con le sculture circostanti. Era vetro? Evidentemente, visto il contesto! Viene voglia di toccare – ma non si può. Si ha l’impressione di essere di fronte a resti archeologici. L’opera sorprende, intriga. L’artista mi è (ancora) sconosciuto. La stampa ne parla poco. – vorrei saperne di più.
10 ans plus tard le voile est levé: a Sars-Poteries avviene l’incontro.
Quest’uomo appassionato e appassionante trasforma ogni incontro in momenti indimenticabili, le conversazioni vanno da argomenti seri e rigorosi a cose belle e semplici della vita quotidiana.
Velocemente organizziamo una residenza d’artista.
7 febbraio 2008: l’effervescence bat son plein. Joan Crous per oltre tre mesi si muove come un mago: organizza per la nona volta (Cenae9) uno evento particolare, dando vita ad una creazione unica: sono i quarant’anni dalla nascita del Museo del Vetro, in memoria del suo fondatore Luis Mériaux.
Per realizzare il suo progetto, l’artista dà una grande importanza all’integrazione con il luogo: vuole conoscere le genti, le abitudini, la storia, la memoria. Pone domande, si racconta, condivide e costruisce il suo progetto trasformando tutti questi ingredienti.
Serait-il vraiment magicien?